Valmo, l’uomo di Mondeval

. Inserito in Siti archeologici

INFORMAZIONI DI BASE

UBICAZIONE:

comune: San Vito di Cadore
indirizzo: Mondeval de Sora
COORDINATE sito di ritrovamento: 46.470011°, 12.080084° 

ACCESSIBILITÀ

  • accessibilità disabili: non accessibile
  • stagione consigliata: estate e autunno
  • indicazioni per giungere al punto di partenza: dalla località Toffol- L’Andria si percorre il sentiero n. 466

DESCRIZIONE

Durante una campagna di scavo archeologico, promossa da una segnalazione di Vittorino Cazzetta (Selva di Cadore, 1947-1997), a Mondeval de Sora a 2.150 metri di quota, nel Comune di San Vito di Cadore, venne alla luce nel 1987 una sepoltura mesolitica. Sotto un riparo formato da un masso erratico in pietra dolomia (Dolomia Cassiana), un cacciatore tra gli ultimi rappresentanti del tipo Cro-Magnon, vissuto circa 7.500 anni fa, venne sepolto con tutto il suo ricco corredo sotto il pavimento di una capanna allestita da cacciatori mesolitici, che hanno frequentato il sito a partire da quasi 10.000 anni fa.
La perfetta conservazione dello scheletro e di altri reperti organici è già un fatto eccezionale, unico per la quota, quando normalmente si conserva solo la selce. Il ricco corredo ed i resti di pasto hanno dato risposte a molti interrogativi sui cacciatori mesolitici, dei quali fino a una quarantina di anni fa, la frequentazione dell’alta montagna era ancora sconosciuta. Lo scheletro è ancora oggetto di studi scientifici volti a una maggior conoscenza del modo di vita di questi cacciatori-raccoglitori. Lo scheletro e il corredo sono conservati presso il Museo di Selva di Cadore dedicato a V. Cazzetta in cui si trovano anche numerose altre testimonianze antiche.

Mondeval de Sora (foto Giacomo De Donà)Mondeval de Sora (foto Giacomo De Donà)

La roccia con la sepoltura (foto Giacomo De Donà)La roccia con la sepoltura (foto Giacomo De Donà)

NOTIZIE VARIE

Le successive scoperte della sepoltura di Val Rosna a Sovramonte (BL) e della mummia del Similaun (Alpi Retiche orientali), hanno confermato la presenza tutt’altro che sporadica nell’arco alpino da parte degli uomini preistorici.

LINK A SITI INTERNET (sullo stesso tema)

www.museoselvadicadore.it

PER SAPERNE DI PIU'

Riferimenti bibliografici: n.d.

AUTORE: Letizia Lonzi, 30/04/2020

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