Le statue di Villa Crotta - de Manzoni

. Inserito in Edifici storici

INFORMAZIONI DI BASE

COMUNE: Agordo
INDIRIZZO: Piazza della Libertà
COORDINATE GEOGRAFICHE: 46.281442, 12.035334
PROVINCIA: Belluno

ACCESSIBILITÀ

  • accessibilità disabili: gli esterni e la corte delle scuderie (visiva e motoria)
  • stagione consigliata: tutto l’anno
  • indicazioni per giungere al punto di partenza: la villa è visibile da Piazza della Libertà nel centro di Agordo

INFORMAZIONI
Orari: liberamente accessibili gli esterni

DESCRIZIONE

Frutto di ampliamenti tra XVI e XIX secolo, la villa si erge sul Broi (l'ampio prato pubblico). Alla famiglia Crotta si devono le strutture murarie mentre alla famiglia de Manzoni, che la acquisì nel 1813, spetta la costruzione della Loggetta e gli affreschi interni.
Le statue, in dialetto dette I pop o I Mut del Grota, furono realizzate in pietra dolomia da diversi artisti in più riprese e decorano la Villa sia nella parte interna che in quella esterna. 15 divinità olimpiche e personaggi mitologici, singoli o a coppie, recingono il giardino sulla via principale. Qui si nota il personaggio angolare che solleva un enorme masso sulla schiena, allusivo dell’attività mineraria dei proprietari: simboleggia le fatiche di Sisifo condannato a rotolare eternamente su una collina un macigno che, una volta spinto sulla cima, ricade nuovamente. Si riconoscono inoltre Vulcano, Aristeo, Flora, Apollo, Diana, Bacco e Arianna, Saturno, Giove, Meleagro, Anfitrite, Ercole, un personaggio in abiti secenteschi e un pastore.
Nella corte delle scuderie i 15 mascheroni e le 29 piccole maschere tra gli archi superiori sono in altro materiale, mentre le statue del giardino interno sono in dolomia perché conosciamo il materiale di provenienza e gli esecutori: in un documento del 16 giugno 1692, conservato nel Fondo Da Giau, presso la Biblioteca Civica locale, si ricorda la fornitura da parte degli scalpellini locali delle pietre adatte per scolpire le statue.
La descrizione identifica le 18 statue presenti nel giardino interno: statue di divinità e filosofi scelte dai committenti come monito per sigillare nel passato i recenti fatti delittuosi riguardanti i figli di Francesco Crotta per il fratricidio di Giovanni Antonio da parte di sicari mandati da Giuseppe.

Statue del giardino anteriore (foto Giacomo De Donà)Statue del giardino anteriore (foto Giacomo De Donà)

Sisifo (foto Giacomo De Donà)Sisifo (foto Giacomo De Donà)
Sisifo, particolare (foto Giacomo De Donà)Sisifo, particolare (foto Giacomo De Donà)

NOTIZIE VARIE

I Crotta erano lombardi, arricchitisi con lo sfruttamento delle miniere di rame ad Agordo. Lo stemma è composto da tre cipressi posti al di sopra di una grotta da cui esce un leone. Il motto di famiglia era infatti: UT LEO FORTIS IN ADVERTIS.

PER SAPERNE DI PIU'

- D. PERCO (a cura di), Uomini e pietre nella montagna bellunese, Belluno, Provincia, 2002
- P. CONTE (a cura di), Le ville nel paesaggio prealpino della provincia di Belluno, Milano, Charta Editore, 1997

AUTORE
Letizia Lonzi, 30/04/2020

PARTNER DEL PROGETTO

 

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